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Fiorella Mannoia - Che sia benedetta - Sanremo 2017

Fiorella Mannoia canta che sia benedetta al festival di Sanremo 2017

Fiorella Mannoia torna al festival dopo il successo di "quello che le donne non dicono".

Forse il nome più interessante di questo sessantasettesimo festival della canzone italiana di Sanremo. Una grande interprete, che ha saputo superare la sfida degli anni e delle generazioni, e che, di diritto, è entrata nella storia della musica italiana grazie ad alcuni brani straordinari. Impossibile non citare in questo contesto il brano composto da Enrico Ruggeri: "quello che le donne non dicono", presentato al festival di Sanremo del 1987. La canzone arrivò solamente ottava, cosa per niente strana, è la sorte che capita a tutte le grandi canzoni proposte al festival. Sarebbe davvero scontato citare, in questo contesto, Vita Spericolata di Vasco Rossi, che si dovette accontentare del penultimo posto. Ad ogni modo l'interprete romana si è potuta consolare col prestigioso premio della critica, che, a parer mio, vale molto di più del premio del pubblico.
All'età di 63 anni, Fiorella Mannoia si ripresenta al festival con il brano "Che sia benedetta", scritta da Paolo Vallesi (Paolo Vallesi chi? Quello de "La forza della vita"? Mi credete se vi dico che me lo ero dimenticato? E si che, quando avevo 16 anni sono stato pure ad un suo concerto).

Fiorella Mannoia e Che sia benedetta dopo il festival.

Passato il festiva, anzi, passati 3 anni da quel festival, possiamo tornare a parlare di questa canzone. Cosa dire? È piaciuta, ma non ha entusiasmato. La sua interpretazione l'ha posta un gradino sopra tutta quella mediocrità, ma non è bastato. Una buona canzone, che ha avuto anche un certo successo discografico, ma non abbastanza buona da rilanciarla come ai tempi d'oro. Considerate che, a mio parere, Fiorella Mannoia è una delle più grandi interpreti italiane, subito sotto i giganti come Loredana Bertè, Mina, la Vanoni...

Che tu sia benedetta: una canzone a Sanremo che non parla d'amore!

Tanto per cominciare non si tratta della solita canzone d'amore. Anzi, d'amore non si parla proprio, se non d'amore per la vita. Una vita che, a suo dire, va persino benedetta.
Il linguaggio del brano ha un marcato stile da copywriter, che non richiede grossi sforzi di comprensione, ma che si  concentra sulla frase efficace. In sintesi, difronte alle varie crisi che inevitabilmente ci travolgono nella vita, ci esorta a non perderci d'animo, a pensare che, nel momento in cui dovremo tirare le somme, scopriremo che la vita meritava effettivamente di essere vissuta. Tutte le vite. Persino quando ci sembra incomprensibile, persino quando ci domandiamo che senso abbia, che cosa ci ha abbia precipitare in questa valle di lacrime, anche in quei casi, perché si, anche se cadiamo, lei ci aspetta e ci da modo di riprendere a vivere. Insomma, anche se può sembrare incomprensibile, la vita è comunque perfetta! Non che si debba per forza essere d'accordo con l'autore, sia chiaro, ma questo è il messaggio che cerca di trasmettere, e lo fa in modo efficacie. Complice anche, non mi stancherò mai di dirlo, la grande Fiorella Mannoia.

Il tempo perso secondo Fiorella Mannoia.

Non mi dilungherei oltre nelle spiegazioni, come dicevo basta ascoltarla, non è difficile, voglio solo riportare un paio di frasi che mi hanno colpito di più di altre. La prima: "Quante volte ho rovesciato la clessidra - Questo tempo non è sabbia ma è la vita che passa che passa.!". Mi piace soprattutto il contrasto: girare la clessidra sa di noia, di tempo che passa inutilmente, ed è qui che si sbaglia! L'esortazione è di vivere intensamente il presente, di non sprecare il nostro tempo! La seconda: Ho sbagliato tante volte nella vita - Chissà quante volte ancora sbaglierò. Forse una frase già sentita, ma inquadra perfettamente il contesto della canzone. La vita è perfetta malgrado gli errori che noi esseri umani possiamo commettere. Ma continuate pure a sbagliare, ma non perdete tempo, non sprecate la vita girando la clessidra.

Considerazioni su questo testo di Fiorella Mannoia.

Che dire di questo testo? Non è dei miei! Troppo buono, troppo ottimista, troppo conformista. Sembra quasi un canto dell'azione cattolica. Ma questi sono i miei gusti, i gusti di una persona "reduce" dall'onda '77 e dal quel movimento Punk che voleva distruggere tutto. Al netto dei miei gusti personali lo trovo un testo ben scritto, abbastanza originale e che si discosta dal solito cuore/amore del festival di Sanremo. In bocca al lupo Fiorella, che tu sia benedetta ;)
Testo della canzone "Che sia benedetta" di Fiorella Mannoia.
Ho sbagliato tante volte nella vita
Chissà quante volte ancora sbaglierò
In questa piccola parentesi infinita quante volte ho chiesto scusa e quante no.
È una corsa che decide la sua meta quanti ricordi che si lasciano per strada
Quante volte ho rovesciato la clessidra
Questo tempo non è sabbia ma è la vita che passa che passa.
Che sia benedetta
Per quanto assurda e complessa ci sembri la vita è perfetta
Per quanto sembri incoerente e testarda se cadi ti aspetta
Siamo noi che dovremmo imparare a tenercela stretta
Tenersela stretta
Siamo eterno siamo passi siamo storie
Siamo figli della nostra verità
E se è vero che c’è un Dio e non ci abbandona
Che sia fatta adesso la sua volontà
In questo traffico di sguardi senza meta
In quei sorrisi spenti per la strada
Quante volte condanniamo questa vita
Illudendoci d’averla già capita
Non basta non basta
Che sia benedetta
Per quanto assurda e complessa ci sembri la vita è perfetta
Per quanto sembri incoerente e testarda se cadi ti aspetta
Siamo noi che dovremmo imparare a tenercela stretta a tenersela stretta
A chi trova se stesso nel proprio coraggio
A chi nasce ogni giorno e comincia il suo viaggio

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