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Vasco Rossi - Come vorrei

immagine della morte su vasco rossi

Esce Sono Innocente di Vasco Rossi.

Ed ecco puntuale arrivare l'album della Rock Star Italiana: il grande Blasco! Il titolo del nuovo lavoro è "sono innocente" ed è composto da 14 brani, 3 dei quali già editi. Tutti gli altri 12 sono pezzi originali, tra i quali spicca: "Come vorrei", il primo estratto dell'LP. (si usa ancora la parola LP?).
A questa fatica del cantautore di Zocca hanno collaborato nomi noti, come Tullio Ferro, Gaetano Curreri (stadio), "Steve Roger" Guido Elmi e Roberto Casini. Scompaiono purtroppo grandi nomi di calibro internazionale come Mike Landau.
Prima ancora di parlare del brano in questione, come vorrei, mi attira il titolo dell'album. Si, perché un sono innocente, per chi conosce il Vasco, è già una parola ricca di significati. Come non pensare ad esempio a "nessun pericolo per te?", a quando canta: "so quel che faccio e sento di far questo, e tu non centri un cazzo amico, vai a fanculo te e chi non te lo ha mai detto". Si perché Vasco è sempre stato insofferente alle numerose critiche che gli sono piovute, anzi, grandinate addosso durate tutta la sua carriera. La sua "linea difensiva" è sempre girata attorno a due temi: 1 - non giudicatemi perché nessuno mi conosce davvero; 2 - io i miei errori li pago e li ho sempre pagati sulla mia pelle, quindi pensate alla vostra di coscienza. (e qui citerei anche "un gran bel film", "stupido hotel", "gli angeli"). Emblematica la frase: "quando arrivano i conti sai, ognuna paga comunque i suoi, quindi tu prega il tuo Dio, che io prego il mio".
Allora ecco che questo sono innocente si arricchisce di significati. Forse i più giovani non ricordano le pesanti accuse che gli venivano rivolte, accuse di fare propaganda all'uso della droga, accuse di traviare i giovani, accuse di diffondere valori negativi che la stampa gli riversava costantemente addosso durante gli tutti gli anni 80. Accuse che hanno avuto il loro epilogo con due arresti. Accuse che, seppur in tono minore, hanno continuato a rivolgergli negli anni successivi. Con sono innocente sembra che l'autore abbia voluto fare un'esame di coscienza. Forse sta diventando vecchio, forse maturo o forse, addirittura, comincia a tirare le somme sulla sua vita... Queste almeno sono le sensazioni che mi sono arrivate quando ho letto il titolo, prima ancora di ascoltare le canzoni. Magari non centra nulla con tutto l'album, ma qui sta il genio di un autore: con una sola frase, con un solo titolo, è già riuscito a scatenare in me emozioni, riflessioni, curiosità.

Come Vorrei - gli eterni dubbi di Vasco Rossi.

Il Vasco del primo paragrafo è quello che conosciamo: quello insicuro che invidia, o probabilmente, sfotte quelli che "hanno capito tutto". Un Vasco che per la millesima volta vorrebbe scappare. Inutile domandarsi scappare da cosa, vuol scappare da se stesso, dai suoi dubbi, dalle sue paure e, aggiungo io, dalle sue responsabilità. Ma non ne ha il coraggio, perché per scappare da se stessi, ovvero, per diventare una persona nuova, è innanzitutto necessario fare sincero esame di coscienza. Ci si deve guardare dentro senza ipocrisia, per quello che si è. E malgrado l'età e il genio, non ne ha ancora il coraggio. E quindi preferisce continuare e restare dov'è, nel suo mondo, che, in fondo, non gli piace tanto. 

Chi è la persona a cui è dedicata la canzone?

Chi è la persona che invece ha capito tutto? Che vuole restare? Che non lo lascia scappare? Che lui ha paura di perdere?
La compagna? No, poco convincente. Oltretutto Vasco non scriverebbe mai una canzone per sua moglie. Il figlio? Nemmeno questo mi convince. Di fatto non lo so, e vorrei trovare qualche risposta nei commenti. Ma un dubbio a me viene: Vasco ha sempre sfiorato il tema del suicidio, specialmente negli anni '90. Non è che questa persona che gli dice di restare qui, che ha capito tutto e che lui non riesce a lasciare perché non sa se può vivere senza sia proprio la vita? Della serie: sarebbe molto facile togliersi la vita, ma sono troppo insicuro anche per fare questo?

Una canzone sul suicidio?

Mi piace pensare che sia una canzone sul suicidio o, semplicemente, di una persona non più giovane che ha avuto grossi problemi di salute negli ultimi anni, e che si è domandato spesso cosa sia la morte. La morte che è la via più semplice per cambiare questo mondo, ma che non ha il coraggio di affrontare.
Ripeto, prima di essere sommerso da insulti, non dico che questa sia la giusta interpretazione, ma è quella che piace a me. Non dimentichiamoci che il Vasco non è nuovo ad uscite sul suicidio. A suo tempo disse che il regalo migliore per una star è morire nel fiore degli anni come James Dean, in occasione del suicidio di Kurt Cubain disse: "adesso tocca a me" (questa frase non la ho mai letta direttamente, ma all'epoca non esisteva Internet e non mi fu possibile ricercare la fonte. Se qualcuna sapesse che è una bufala, me lo comunichi).

Ecco il testo di Come Vorrei.

Al contrario di te
Io non lo so
Se è giusto così
Comunque sia
Io non mi muovo
Io resto qui
Sarebbe molto più semplice
Per me
Andare via
Ma guardandomi in faccia
Dovrei dirmi una bugia
Come vorrei
Che fosse possibile
Cambiare il mondo che c'è
Ma mi dimentico che
Dovrei vivere senza di te
Tu che ne sai
Tu dici che
Per te l'amore è così
Sei scappata di casa giovane
E ormai sei qui
Sarebbe molto più semplice
Per te
Se non fosse così
Solo quando piangi ti ricordi
che sono qui
Come vorrei
Che fosse possibile
Cambiare il mondo che c'è
Dimenticarmelo eh
Sarebbe facile
È che per farlo sai
Prima di tutto dovrei
Dovrei decidere se
So fare senza di te
Come vorrei
Che fosse possibile
Cambiare il mondo che c'è
Dimenticarmelo eh
Sarebbe facile
È che per farlo sai
Prima di tutto dovrei
Dovrei decidere se
Posso vivere senza di te

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